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Bitcoin la moneta virtuale

Un saluto a tutti i lettori di TecnoArena,

mi presento brevemente, mi chiamo Andrea Negro, 32 anni, Ingegnere Informatico, Neo-imprenditore ed entusiasta investitore in Bitcoin.

Vorrei parlarvi di questa moneta virtuale cercando di evitare spiegazioni troppo tecniche e concentrandomi su alcuni dei pregi di questa meravigliosa invenzione.

Che cosa sono i Bitcoin? O meglio, prima di tutto, che cos’è la moneta?

La moneta nacque nella notte dei tempi per sostituire il baratto, scomodo ed inefficiente, con un accordo tra le persone coinvolte. Esse decisero che, invece di scambiare direttamente una pecora per tre galline, avrebbero potuto usare qualcosa di intermedio, più maneggiabile e trasportabile, che avrebbero in seguito scambiato con qualsiasi altro bene.

La moneta è quindi basata sulla fiducia che chiunque la accetterà in cambio di quello che vogliamo. E’ a questo concetto che dobbiamo tornare col pensiero ogni giorno, quando nella vita quotidiana maneggiamo il denaro come fosse qualcosa di “reale”.

I Bitcoin sono una cripto moneta virtuale.

bitcoin
Bitcoin

Cripto perché, per assicurare l’integrità delle transazioni, è basata su algoritmi crittografici, gli stessi che garantiscono la sicurezza delle nostre transazioni bancarie. E’ ad esempio necessario che una persona non possa spendere due volte lo stesso denaro visto che dopo la prima volta.. non lo possiede più.

Virtuale perché non ha un corrispettivo fisico tradizionale, ma è un’informazione che viaggia attraverso la rete e può essere memorizzata, sui propri PC ad esempio.

Una domanda che spesso mi pongono è “perchè sta crescendo così tanto” e “sarà una bolla”? Guardando i grafici dell’andamento di questa valuta è difficile non pensare a una bolla, e una componente speculativa è sicuramente presente.

Ma vi dirò che in definitiva non lo è per un semplice motivo: i Bitcoin sono un’invenzione utile e della massima importanza, perchè risolvono innumerevoli problemi della moneta odierna.

Vediamo brevemente alcuni di questi:

– L’emissione della moneta è decentralizzata. Chi controlla l’emissione della moneta, controlla tutto. Le famose banche “nazionali” di cui spesso sentiamo parlare, di nazionale non hanno nulla ormai, sono in mano ai privati. Possiamo citare giusto qualche sconosciuto, come Abraham Lincoln: “Il Governo dovrà creare, emettere e far circolare tutta la valuta e il credito necessario a soddisfare il potere di spesa del Governo e il potere d’acquisto dei consumatori. Il denaro cesserà di essere padrone e diventerà servitore dell’umanità. La Democrazia si ergerà al di sopra del potere monetario.”. Oppure Henry Ford: “È una fortuna che la gente non capisca il nostro sistema bancario e monetario, perchè se lo facesse, credo che scoppierebbe la rivoluzione prima di domani”. O ancora, Mayer Anselm Rothschild, uno dei banchieri più potenti di sempre: “Permettetemi di emettere e gestire la moneta di una nazione, e mi infischierò di chi ne fa le leggi.”.

Con i Bitcoin l’emissione della moneta è decentralizzata, tutti i nodi della rete possono partecipare (i cosiddetti “miner”).

Inoltre la quantità di moneta emessa è conosciuta da tutti, con un dimezzamento ogni 4 anni fino al raggiungimento di circa 21 milioni di Bitcoin.

Questo impedisce a qualsiasi individuo di emettere moneta per il suo solo interesse, erodendo il potere di acquisto di tutti gli altri tramite l’inflazione.

– Il costo delle transazioni è irrisorio rispetto agli standard attuali, perché l’elaborazione è distribuita su tutti i nodi della rete che operano come miner.

Essi vedono ripagato il loro investimento in hardware/corrente elettrica generando moneta e trattenendo una piccola commissione sulle transazioni che elaborano.

– Le transazioni sono anonime e visibili a tutta la rete.

Spesso il primo argomento viene indicato come un lato negativo, perché si pensa che incentivi il mercato “nero”, la vendita di droga e armi.

Ponetevi una domanda: prima dei Bitcoin non è mai esistita la criminalità? La corruzione? L’illegalità? Come sempre non è il mezzo ad avere un carattere negativo in sè, è l’uso che se ne fa. La recente chiusura di SilkRoad (la maggiore piazza di scambio online di droga e armi, tramite Bitcoin) da parte dell’FBI ha dimostrato che non è stato per nulla impossibile combattere la criminalità nonostante l’anonimato garantito dai Bitcoin.

La reazione a questo evento non è stato un crollo del suo valore bensì un rafforzamento, dimostrando l’estraneità della maggioranza delle persone coinvolte a questo tipo di mercato.

Il fatto che le transazioni siano visibili a tutta la rete impedisce ai grandi detentori di capitale di muovere grosse somme e di conseguenza il mercato all’insaputa di tutti, come avviene ad esempio sui mercati valutari tradizionali come il Forex.

– Può essere utilizzata in paesi in cui attualmente non esistono servizi bancari.

Pensate solamente a quanti benefici potrebbero averne vaste regioni sottosviluppate dell’Africa.

Queste sono solo alcune delle notevoli migliorie introdotte dai Bitcoin.

Se vi ho incuriosito e sarete spinti ad approfondire l’argomento da voi saprò di aver raggiunto il mio obiettivo.

Voglio concludere con un aforisma di John Fitzgerald Kennedy: “Scritta in cinese la parola crisi è composta da due caratteri. Uno rappresenta il pericolo e l’altro rappresenta l’opportunità.”.

L’attuale crisi economica globale è scoppiata a settembre del 2008, a causa di una finanza malata basata a sua volta su un sistema monetario ingiusto, in cui a farne le spese sono i più deboli.

La nascita dei Bitcoin si può far risalire alla fine dello stesso anno, quando Satoshi Nakamoto pubblicò il documento che ne sanciva la nascita e lo descriveva per la prima volta.

Abbiamo la possibilità di evitare che questa situazione si ripeta in modo così catastrofico in futuro. Così come Internet ci ha dato la libertà di informazione, i Bitcoin potranno essere una moneta più democratica e globale, unendo economicamente tutte le nazioni della terra.

Le banche, i mass-media controllati da loro e chi ha interesse a mantenere il proprio attuale potere finanziario farà di tutto per evitare che il loro profitto sia intaccato.

Starà ad ognuno di noi utilizzare il proprio senso critico e riappropiarci di ciò che avrebbe dovuto essere nostro fin dall’inizio: il potere di emettere la nostra moneta.

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