Anche Apple a volte perde le scommesse
Un mito, una macchina di successi, l’azienda che ha cambiato il futuro delle persone…
Sono tantissimi i modi, tutti elogiativi, con cui è stata definita l’azienda Apple. Decisamente a ragione, visti i numeri impressionanti che hanno raccolto le “invenzioni” che da Cupertino hanno conquistato tutto il mondo.
Solo per restare al 2013, per esempio, gli iPad venduti in tutto il mondo hanno superato quota 70 milioni, incrementando di circa 9 milioni i dati dell’anno precedente. Per non parlare dell’iPhone, che, dall’anno del lancio del primo modello (2007) alla fine del 2013, ha spedito in tutto il globo qualcosa come 472 milioni di esemplari. Calcolando i risultati di vendita dell’inizio del 2014, tutto lascia supporre che la quota simbolo di 500 milioni di iPhone venduti sia già stata superata.
Eppure, in questa galassia costellata di successi, anche il marchio fondato da Steve Jobs ha il suo tallone d’Achille e, se su un sito come questo è possibile reperire le migliori notizie sulle scommesse proposte su temi diversi, ci sta, per una volta, parlare di una scommessa che esula dal tradizionale ambito.
La scommessa in questione era stata lanciata, da Apple, puntando sul suo cavallo migliore: l’iPhone. Proposto, però, in una versione low cost. Queste, almeno nelle premesse, erano le intenzioni al momento dell’annuncio della creazione dell’iPhone 5C, un “fratello minore” dell’iPhone 5, in cui spicca, a livello estetico, la livrea colorata di plastica al posto del tradizionale alluminio.
Innanzitutto è bene sottolineare che il “low cost” di Cupertino rimane comunque non propriamente accessibile a tutti, visto che il prezzo di lancio dell’iPhone 5C superava comunque i 500 dollari. Una cifra che, secondo molti analisti, rischia di tagliar fuori la Apple dai mercati in espansione dei Paesi in via di sviluppo, quelli che hanno la più grande platea di potenziali nuovi clienti ma che, anche stando ai dati di vendita, non sembrano disposti a spendere cifre così alte per uno smartphone.
Non è un caso, quindi, che l’iPhone 5C sia il prodotto Apple che ha registrato il calo di prezzo più rapido nella storia dell’azienda, perdendo circa il 25% del suo valore iniziale nei primi mesi dopo il lancio.
E a quanto pare non andrebbe meglio nemmeno dal punto di vista della tecnologia e delle dotazioni, visto che sono ormai tanti i siti, più o meno specializzati, in cui si possono leggere aperta critiche nei confronti del modello 5C, reo di non garantire dotazioni tali da giustificare la spesa richiesta: lo schermo rimane più piccolo di tanti concorrenti (anche più economici) e la fotocamera, pur essendo di ottima qualità, è superata da quella di diversi altri competitor.
Qualcuno si è anche divertito a fare due conti in più: se, quando uscì l’iPhone 5C, l’azienda della mela pagava 207 dollari per produrlo, oggi, a distanza di più di un anno, per produrre un telefonino (il 5C) che ha la plastica al posto dell’alluminio, la cifra dovrebbe essere sicuramente inferiore, cosa che aveva fatto pensare a un cambiamento sensibile della politica dei prezzi di casa Apple. Così, invece, non è stato, perché, evidentemente, a Cupertino nessuno pare voler rinunciare a margini di guadagno ampi su ogni singolo device prodotto.
Ultima considerazione: visto che il prezzo è comunque considerevole, e che l’iPhone 5 non è così distante e offre prestazioni migliori, il 5C potrebbe avere in casa propria uno dei principali rivali. La scommessa di ampliare il mercato, in questo modo, potrebbe ritorcersi contro la stessa Apple, che vedrebbe due suoi prodotti togliersi l’un l’altro quote di mercato.
Certo, parlare di sconfitta definitiva è comunque sbagliato, visto che nel prossimo futuro potrebbero arrivare delle mosse di mercato decisive: da più parti di parla, per esempio, di un accordo con China Mobile per un massiccio sbarco in Cina, Paese dalla potenziale platea di quasi un miliardo di utenti. Inutile dire che se, qui, il 5C facesse breccia, l’odierna mezza sconfitta, si tramuterebbe in una vittoria senza precedenti.