Guida all’uso del terminale
Con oggi interrompo la serie di guide dedicate strettamente al Raspberry per scrivere una guida base sull’uso del Terminale indicandovi quali sono, secondo me, i comandi da tenere sempre a mente (ma che io dimentico puntualmente e che quindi segno in dei pezzetti di carta attaccati allo schermo…).
Gestire programmi
sudo apt-get update
Per verificare se sono presenti aggiornamenti
sudo apt-get dist-upgrade
Per installare eventuali aggiornamenti
sudo apt-get install nomeprogramma
Se vogliamo installare un programma o un pacchetto presente nei repository a vostra disposizione
sudo apt-get remove nomeprogramma
Per rimuovere un programma già installato
sudo apt-get autoclean
Per eliminare eventuali residui di programmi tolti in precedenza, ne consiglio l’uso subito dopo un aggiornamento o dopo aver eliminato un programma.
Non sempre purtroppo è possibile usare il comando sudo apt-get install nomeprogramma perché alcuni programmi non sono presenti sui repository installati sulla macchina; Quindi:
Se il programma ha un’estensione .tar.gz (come nella maggior parte dei casi):
cd percosso file
tar -xzvf nome_programma.tar.gz
cd nome_programma
./configure
Sudo make
Sudo make install
Operare con le cartelle
cd cartella
Per muoversi tra le directory.
cd /home/pi/Desktop
Comando per arrivare al desktop ipotizzando pi come nome utente.
cd ..
Comando per tornare indietro.
ls Visualizzare il contenuto di una directory (prima recarsi nella cartella con cd cartella, poi lanciare il comando).
ls –A
Comando simile a quello precedente ma che ci dà la possibilità di visualizzare anche gli eventuali file nascosti.
mkdir nuovacartella
Creare una directory.
mkdir cartella/sottocartella
Per creare in un colpo solo la directory “cartella” e subito al suo interno la directory “sottocartella”.
mv cartella/ directory/
Per rinominare una cartella. Se ad esempio dobbiamo assegnare alla directory “cartella” il nuovo nome “directory” (Dobbiamo prima andare nella directory genitore).
mv /home/pi/cartella/sottocartella /home/pi/directory
Per spostare una directory. (Supponendo di voler spostare la cartella “sottocartella” in directory).
cp -r /home/pi/cartella/sottocartella /home/pi/directory
Per copiare una directory. (Supponendo di voler copiare la cartella sottocartella in directory).
rm -r cartella
Per cancellare una directory.
Operare con i file
mv testo.txt text.txt
Per rinominare un file. Volendo rinominare il file “testo.txt” in “text.txt”, ad esempio. (Prima dovremo dirigerci nella directory in cui è presente il file).
mv testo.txt /home/vostronomeutente/
Per spostare un file; dirigiamoci prima nella directory in cui il file è presente e poi lanciamo il comando.
cp testo.txt /home/vostronomeutente/testo.txt
Per copiare un file da una cartella all’altra.
cp testo.txt text.txt
Per creare un duplicato del file nella stessa cartella cambiandogli il nome o l’estensione.
rm testo.txt
Per cancellare un file.
ln -s <file da collegare> <nome del link>
Per creare un collegamento.
Esempio:
Supponiamo di avere il file testo.txt nella nostra home e di voler creare un collegamento in /home/pi/Desktop chiamato Collegamento.txt e che il nome utente è pi.
ln -s /home/pi/testo.txt /home/pi/Desktop/Collegamento.txt
Cambiare i permessi di lettura, scrittura ed esecuzione
Il comando da utilizzare per cambiare i permessi a un file è chmod. I sistemi linux offrono la possibilità di operare con un file facendo la distinzione fra 3 tipi di utenti: Proprietario, Gruppo, Pubblici. Per ognuno è necessario specificare i diversi permessi che sono generalmente indicati con dei numeri:
Lettura sì = 4 o no =0
Scrittura sì = 2 o no =0
Esecuzione sì = 1 o no =0
Per ogni utente bisogna decidere che permessi dare e sommare, facciamo un esempio:
Proprietario
Lettura sì = 4
Scrittura sì = 2
Esecuzione sì = 1
Gruppo
Lettura si =4
Scrittura no =0
Esecuzione no =0
Pubblici
Lettura si =4
Scrittura no =0
Esecuzione no =0
Quindi il primo numero è 7, il secondo 4 e il terzo è 4; Per dare questi permessi al file “testo.txt” dovremo digitare:
chmod 744 testo.txt
Io, ad esempio, ho dato al mio pc il comando sudo chmod 777 / per non aver problemi di autorizzazioni con i vari client.
Sudo halt
Per arrestare il PC.
Sudo Reboot
Per riavviare il PC.
Come potete vedere spesso ritornano le scritte sudo e apt-get, ma cosa significano? Sudo serve a dare potere assoluto sulla macchina al programma che andrete a eseguire, difatti vi sarà richiesta una password prima di procedere. Apt-get invece è il programma che andrà a disinstallare, installare e aggiornare gli altri programmi.
Questa è una minima parte di ciò che potete fare con il terminale una guida più completa la potete trovare qui.
P.S. Se il terminale vi dice che non può eseguire il comando basta aggiungere sudo prima del comando.
Alberto Cuffaro